Roberto Castellani

Roberto Castellani, nato a Prato il 23 luglio 1926. Residente a Prato con i genitori. Al momento dell’arresto è operaio al lanificio San Martino di Prato.
Arrestato con un amico in piazza San Francesco a Prato il 7 marzo 1944 dalla Guardia Nazionale Repubblicana nell’ambito di una retata effettuata in seguito agli scioperi del marzo 1944, nonostante fosse un giovane fascista. Come molti altri pratesi, si era recato nel centro cittadino per verificare gli effetti di un bombardamento alleato che si era abbattuto sulla città.
Detenuto nella Fortezza di Prato (sede della GNR) e nel centro di raccolta degli arrestati alle scuole Leopoldine di Firenze.
Deportato da Firenze l’8 marzo 1944 nel campo di concentramento di Mauthausen, dove arriva l’11 marzo 1944. Classificato con la categoria “Schutz”*, riceve il numero di matricola 57.027. Il 25 marzo 1944 viene trasferito al sottocampo di Ebensee dove, probabilmente per la giovane età, viene assegnato al lavoro in una squadra che cura i giardini delle SS. Successivamente, dopo aver disertato il lavoro per restare accanto ad un amico malato, viene inviato per punizione a lavorare nelle gallerie.
Liberato ad Ebensee il 6 maggio 1945 dall’esercito americano.
Testimone instancabile, si debbono in larga parte a lui le realizzazioni del gemellaggio di pace tra Prato ed Ebensee e del Museo della Deportazione di Prato.

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Memorial Ebensee – Austria – La targa all’ingresso in ricordo di Roberto Castellani

* Schutz, abbreviazione di “Schutzhaeftlingen”, prigioniero arrestato in seguito allo Schutzhaft: provvedimento di custodia preventiva messo in atto dai nazisti “a protezione del popolo e dello stato”.

 

Fonti: LA SPERANZA TRADITA. Antologia della deportazione politica toscana, 1943/1945, Pacini Editore – Giunta Regionale Toscana 1992. A cura di Ilda Verri Melo.

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26 gennaio 2007 – Roberto Castellani ultimo a destra, insieme al Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi (al centro), in occasione dell’inagurazione del Museo della Deportazione di Figline di Prato.

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