Sollecitati da molti nostri associati abbiamo contattato l’addetto stampa del Museo-Memoriale di Buchenwald, la Signora Sandra Siegmund, la quale ci ha detto le seguenti cose:
La questione di cui si parla (alloggio per una ventina di migranti) non riguarda in alcun modo il perimetro dell’ex lager di Buchenwald. Anzi, l’edificio di cui si parla si trova a 367 km di distanza da Buchenwald nella localita’ di Schwerte, a pochi km da Dortmund nel Land del Nordreno-Westfalia (nella Ruhr).
Direte, allora cosa c’entra Buchenwald?
A Schwerte si trovava dal 6.4.1944 al 29.01.1945 un sottocampo che, pur cosi’ lontano, era sotto l’amministrazione del KZ di Buchenwald. Deportati vi lavoravano per la Reichsbahn (le ferrovie del Reich).
L’edificio in questione non era adibito ad alloggio per i deportati ma era per le guardie. (Del resto anche a Buchenwald e in altri ex lager in edifici simili si trovano oggi centri di accoglienza per giovani). Qualche tempo fa quell’edificio fu completamente demolito e ricostruito per metterci uffici. E qualche mese fa ci hanno alloggiato dei profughi.
L’addetto stampa ha ribadito che il Memoriale di Buchenwald ovviamente non c’entra niente e che eventuali rimostranze vanno indirizzate al Comune di Schwerte. In ogni caso, ha aggiunto, i profughi sarebbero stati messi al corrente dell’uso di questo edificio negli anni ’40 ma la risposta sarebbe stata: “Siamo contenti di avere un tetto!”
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