Nato il 7 novembre 1920 a Empoli, Firenze, 24 anni
Iscritto alla facoltà di lingue e letterature straniere
Militare presso la scuola allievi ufficiali di Modena, al 36° reggimento di fanteria, viene arrestato da tre tedeschi, assieme ai circa 5.000 allievi, la mattina del 9 settembre 1943; restano prigionieri nell’Accademia fino al 27 settembre.
Partito dal Modena il 27 settembre 1943 con un trasporto per internati militari.
Lascia almeno il babbo e la sorella
Giunto in Germania, nello “Stalag VII A” vicino a Monaco di Baviera, dopo tre giorni di viaggio.
Rifiuta l’adesione alla Repubblica di Salò
Lavora nell’acciaieria “Metalwerk Nemaier”, vicino a Monaco di Baviera.
Il 20 novembre 1944 causa un graosso incidente in fabbrica, alla pressa alla quale lavora, viene accusato di sabotaggio, portato alla centrale della Gestapo di Monaco dove resta recluso per 3 giorni, quindi processato, interrogato da un italiano “più tedesco di Hitler”, condannato all’ergastolo e mandato a Dachau
Prima passa dalla Mosach, probabilmente fabbrica di un sotto campo di Dachau
Trasferito a Dachau il 31 marzo 1945
Immatricolato con il nr 147064
Classificato nella categoria “Schutz” (“schtzaftlinge”, “deportato per motivi di sicurezza”).
Riceve subito 25 nerbate sulle reni perché si lascia al collo la catenina d’oro con la foto della mamma; viene messo prima per una ventina di giorni nella baracca nr 19 per la quarantena, poi passa alla baracca 20.
Lavora all’esterno di Dachau per realizzare un fossato anticarro
Liberato dagli americani a DACHAU il 29 aprile 1945, a 24 anni dopo almeno 30 giorni di lager; tornato a casa apprende che una sorella era morta durante il bombardamento di Empoli
Per saperne di più su Mario Bertelli
LA SPERANZA TRADITA
Regione Toscana. Pacini Editore. 1992
Fonti dall’intervista Devoto del 1988 – 1989