Ciò che sta accadendo in queste ore al confine fra Italia ed Austria, ci preoccupa molto. La costruzione di un muro al Brennero deve essere per ognuno di noi un forte segnale d’allarme.
Esattamente fra un mese saremo a Mauthausen, sul piazzale del KZ per celebrare il 71° anniversario della liberazione del campo. Insieme a noi centinaia di studenti, insegnanti e rappresentanti delle Istituzioni, viaggeremo tutti in pullman e passeremo tutti il confine dal Brennero.
Che cosa accadrà una volta alla frontiera?
Ci fermeranno, ci controlleranno i documenti??
Come spiegheremo agli studenti che accompagniamo, l’atteggiamento delle autorità austriache??
Non sappiamo quali risposte potremo dare loro, è certo che il nostro pellegrinaggio verso gli ex lager nazisti di Germania, Austria ed Italia, inizia nel peggiore dei modi.
Durante la cerimonia internazionale che si svolgerà fra un mese esatto sul piazzale del KZ di Mauthausen, sarà letto il giuramento che i deportati scrissero il 16 maggio del 1945 pochi giorni dopo la liberazione del campo. Si tratta di un documento di grandissimi significati, è un inno alla pace ed alla solidarietà fra tutti i popoli che avevano subito lo sterminio e le barbarie nazifasciste. La prospettiva che avevano immaginato i sopravvissuti era quella di un’Europa unita che si batteva contro le barriere politiche, sociali, economiche.
Oggi quel giuramento, insieme alla memoria dei nostri cari, viene calpestato, umiliato dalla costruzione di un muro che tende di nuovo a dividere e non ad unire.
L’ANED non può permettere che ciò accada, per questo chiederemo spiegazioni alle comunità gemellate, prima fra tutte Mauthausen, poi al Governo Austriaco, renderemo pubbliche le loro opinioni e verificheremo di persona lo stato delle cose, quando fra meno di un mese attraverseremo il Brennero
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