Gli studenti di Sesto Fiorentino

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In questi 5 giorni abbiamo visitato i campi di concentramento di Ebensee, Dachau, Mauthausen, Gusen e la Risiera di San Sabba. Siamo partiti con molte domande alle quali abbiamo saputo rispondere vivendo quest’esperienza ma oltre alle risposte sono sorte altre domande.

Durante il primo viaggio in pullman ci è stato posto un quesito:
“Chi è il nazista?”
A questo punto abbiamo capito che è una persona uguale a noi, che fin dalla nascita è stato educato dalla famiglia e dallo stato da un punto di vista mentale e culturale che lo ha portato alla discriminazione delle persone diverse dalla propria razza se così vogliamo chiamarle; perché un nazista crede nell’esistenza di una razza superiore e di una inferiore, ma in verità la razza è una sola, quell’umana.
La cosa che ci ha sorpreso di più è il fatto che l’uomo sia arrivato ad un limite tale da poter torturare con questa crudeltà un altro uomo esattamente come lui.
In questa visita siamo riusciti veramente a capire cosa vuol dire la morte di diversi milioni di persone perché studiando dai libri non si riesce ad immaginare.
Per esempio, entrando nella stanza dei registri delle vittime di Mauthausen e vedendo tutti quei nomi illuminati su immensi tavoli neri, si è creato in noi molto sconforto e ci siamo resi conto della crudeltà di questo genocidio.
Siamo invece rimasti delusi da alcuni di questi campi a causa della mancanza di autenticità, in quanto gran parte delle cose erano state ristrutturate e hanno perso il loro valore originale.

Ebensee, ormai totalmente distrutto, anche se è in quelle condizioni è stato quello che ci ha colpito di più.

Perché vedendo case situate su tombe comuni siamo rimasti molto colpiti come ho detto in precedenza. Abbiamo pensato che gli austriaci abbiano cercato di nascondere quello che è successo, invece dovrebbe essere il contrario perché hanno sbagliato perchè non si può far finta che non sia successo niente.
Per concludere, questi cinque giorni abbiamo capito che un nazista è un uomo come noi solo che ha avuto un’educazione diversa.  Non posso dire che questa cosa non gli risuccederà perchè purtroppo nasceranno sempre dei pazzi furiosi che cercheranno di stravolgere il mondo ma noi dovremmo essere intelligenti a ribellarci ed a educare i bambini che avremo in futuro. Questo è il nostro pensiero.
Gli studenti delle terze medie del comune di Sesto Fiorentino (FI)

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