Come oggi, 72 anni fa, alle ore 10, al suono delle sirene di tutte le fabbriche del centro/nord, i lavoratori si fermavano abbassando i coltelli della corrente e fermando la produzione di armi che era la fonte di tutte le disgrazie del popolo italiano, afflitto dai bombardamenti, dalla miseria, dalle violenze del regime, dalle fabbriche militarizzate, dalle aumentate malattie per la scarsità del cibo. Era un mercoledi il 1 marzo e lo sciopero è terminato il mercoledi successivo. In un regime di guerra e sotto una doppia dittatura questo sciopero è stato considerato un grave atto di sabotaggio, e lo si è pagato molto duramente.Ricordiamo che il manifesto clandestino dello sciopero terminava con queste parole, in caratteri cubitali “ Nè un uomo nè una macchina in Germania”. Pace e lavoro. Ricordiamo e facciamo memoria di queste grandi tragedie ma di cui il popolo italiano ne deve andare fiero. Nei prossimi 7 – 8 – 10 marzo approfondiremo la Deportazione Politica della provincia di Firenze.
Lunedì 7 – ore 10:30 – nel Quartiere 4 nel parco di Villa Vogel ed alla scuola media Barsanti
Martedì 8 – ore 09:45 – in Piazza Santa Maria Novella a Firenze
Giovedi 10 – ore 15:30 – presso Palazzo Bastogi in via Cavour, 18 a Firenze
i programmi delle iniziative
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