E’ stata approvata all’unanimità dal consiglio comunale la delibera per conferire la cittadinanza onoraria alle due sorelle deportate ad Auschwitz da bambine. Negli ultimi anni le due sorelle Bucci hanno mantenuto vivo il ricordo della Shoah nei più giovani, partecipando ai viaggi della memoria organizzati dalla Regione Toscana.
Ecco l’intervento di Federica Giuliani, presidente della commissione cultura, in consiglio comunale:
“76483 Andra, 76484 quello di Tatiana: sono i numeri ancora lì, impressi sulle loro braccia. Tatiana, anagraficamente Liliana, è nata il 19 settembre 1937; Alessandra, detta Andra, il 1° luglio 1939. Quando vengono prese per essere deportate a Auschwitz, il 28 marzo 1944, hanno poco più di sei e quattro anni rispettivamente. Le statistiche dell’orrore dicono che su 200mila bambini arrivati a Auschwitz ne sono sopravvissuti all’incirca una cinquantina, uno ogni quattromila. I Tedeschi irruppero nella casa dove abitavano, arrestarono i componenti della famiglia e trasferirono tutti alla Risiera di San Sabba, lager e campo di raccolta per gli Ebrei della zona. Dopo due giorni, Andra e Tatiana, che allora avevano 4 e 6 anni, furono deportate ad Auschwitz insieme al cugino Sergio De Simone di 6 anni (proprio oggi ricordato alla Camera alla presenza di Andra Bucci dalla presidente Boldrini), alla madre, alla zia e alla nonna. Ma il 27 gennaio 1945, giorno della liberazione del campo da parte delle truppe sovietiche, Andra e Tatiana sono vive. Dopo essere state ospitate prima a Praga poi a Londra, viene rintracciata la famiglia, e le sorelle vengono riportate a Roma dai genitori. Una volta diventate adulte, si sono impegnate a mantenere vivo il ricordo di quella tragedia, testimoniando la presenza dei bambini nei campi di concentramento, e partecipando fin dal 2005 ai Viaggi della Memoria promossi dalla Regione Toscana. Lo scorso 21 gennaio, nel loro ventitreesimo viaggio, le sorelle Bucci hanno promesso di continuare a tornare ogni anno “finché le forze lo permetteranno loro”, al fine di tramandare la propria testimonianza. il 27 gennaio 2016, l’assemblea cittadina, con particolare orgoglio, le aspetta per conferire loro la cittadinanza onoraria della città di Firenze”.
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